Il mattino dei maghi
Louis Pauwels, Jacques Bergier
«Questo libro ..., dovuto alla penna agilissima di un ex occultista ed ex surrealista come Louis Pauwels, con la collaborazione di quel singolare scienziato e mitografo della scienza che è Jacques Bergier, non costituisce, come riconoscono gli stessi autori all'inizio, né un romanzo, né una narrazione fantascientifica, né un documento di fatti bizzarri, né la divulgazione d'un insegnamento ermetico:
pur presentandoci un po' tutte queste cose insieme.
È anche una specie di rapsodia della nuova speranza, della grande avventura che gli sterminati orizzonti inaugurati dalle ultime scoperte scientifiche offrono all'umanità, speranza che si riannoda a sua volta ai sogni e alle leggende che attraverso i secoli sono stati alimentati da magia e occultismo, sono stati appannaggio di misteriose
sette iniziatiche".
Così Sergio Solmi nella prefazione al Mattino dei maghi, un libro che, aggiunge, ci offre «attraverso un'esposizione lucida, varia e appassionata, il materiale più affascinante che possano tenere per noi in serbo questi anni di ardua
e preoccupante trasformazione tecnica e sociale».
pur presentandoci un po' tutte queste cose insieme.
È anche una specie di rapsodia della nuova speranza, della grande avventura che gli sterminati orizzonti inaugurati dalle ultime scoperte scientifiche offrono all'umanità, speranza che si riannoda a sua volta ai sogni e alle leggende che attraverso i secoli sono stati alimentati da magia e occultismo, sono stati appannaggio di misteriose
sette iniziatiche".
Così Sergio Solmi nella prefazione al Mattino dei maghi, un libro che, aggiunge, ci offre «attraverso un'esposizione lucida, varia e appassionata, il materiale più affascinante che possano tenere per noi in serbo questi anni di ardua
e preoccupante trasformazione tecnica e sociale».
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